Quale invenzione, insieme all’anestesia, ha liberato il pieno potenziale della chirurgia? L’Antisepsi!

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Quale invenzione, insieme all’anestesia, ha liberato il pieno potenziale della chirurgia? L’Antisepsi!
Prima della sua introduzione, le infezioni erano la principale causa di morte dopo un intervento chirurgico.
L’introduzione dell’anestesia e dell’antisepsi ha rivoluzionato la chirurgia, rendendola non solo più sicura e più efficace, ma realmente praticabile, poiché senza l’anestesia che permette di operare in assenza di dolore e quindi a paziente fermo, e in assenza delle misure di contenimento delle infezioni, ogni intervento anche se ben riuscito non poteva ancora rappresentare una reale soluzione ad un problema.
Nel 1847, il medico ungherese Ignaz Semmelweis, intuì che la febbre puerperale, una grave infezione che colpiva le donne dopo il parto, era contagiosa e trasmessa dalle mani dei medici e degli studenti che non si lavavano adeguatamente dopo aver eseguito autopsie.
Istituì l’obbligo di lavare le mani con una soluzione di calce clorata all’ingresso del reparto maternità, ottenendo una drastica riduzione del tasso di mortalità per febbre puerperale.
Nel 1865, il chirurgo britannico Joseph Lister sviluppò un metodo per spruzzare acido fenico sulle ferite chirurgiche, sugli strumenti e sulle bende per ridurre il rischio di infezione. Questo approccio rivoluzionario ha portato a un drastico calo delle infezioni postoperatorie e ha reso le operazioni chirurgiche molto più sicure per i pazienti.
Ma lo sai che fino ad allora la figura del Chirurgo era quasi vista con disprezzo? Ne parleremo prossimamente!
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